L'Imu pesera' mediamente 862 euro tra prima e seconda casa (rispettivamente 142 e 720 euro), con punte di oltre 2.500 euro. La stima e' dell'Osservatorio periodico sulla fiscalita' locale della Uil che ha condotto un'indagine su 104 comuni capoluogo di provincia. L'acconto sara' in media di 365 euro, di cui 44 euro per la prima casa e 321 euro per la seconda. In base alla composizione del nucleo familiare, si potra' arrivare mediamente a un costo, per la prima casa, che va dai 217 euro per una famiglia senza figli under 26 anni, ai 167 euro per una famiglia con un figlio under 26, per passare a 117 euro medi per una famiglia con due figli, 67 euro medi per una con tre figli e a 17 euro medi per una con 4 figli.
Per la Uil, l'Imu deve essere modificata per le sue molte incongruenze, partendo dalla riduzione delle aliquote sulla prima casa legata al reddito Isee per i lavoratori e pensionati, con ulteriori detrazioni per questi ultimi senza figli minori a carico. Il sindacato chiede inoltre con forza l'equiparazione delle detrazioni di 50 euro per le famiglie con disabili over 26 anni e l'equiparazione a 'prima casa' delle abitazioni di anziani e disabili ricoverati in strutture socio sanitarie. Una serie di "interventi saggi che potrebbero sostenere la crescita e ridare fiato ai consumi, anche attraverso un alleggerimento delle tasse per milioni di lavoratori e pensionati".
(fonte AGI) .
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