Nell’Aula Consiliare del Palazzo di Città, in corso Resina, si è riunito in seduta straordinaria il Consiglio comunale di Ercolano, presieduto dall'avvocato Rory Oliviero, per una doppia cerimonia ufficiale: il conferimento della cittadinanza onoraria all'ex sindaco Nino Daniele e a Tano Grasso, da 22 anni impegnato nella lotta al racket con vari ruoli nazionali; e la consegna di una benemerenza all’Associazione Antiracket “Ercolano per la legalità”, presieduta da Raffaelina Ottaviano.
Il conferimento è stato deciso dal Consiglio Comunale in considerazione dell’attività particolarmente meritoria svolta dall’Associazione, che ha contributo alla crescita di una migliore coscienza civica, meritando di essere segnalata alla pubblica considerazione per l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata e al racket delle estorsioni, costituendo un pregevole esempio per tutti.
Il conferimento è stato deciso dal Consiglio Comunale in considerazione dell’attività particolarmente meritoria svolta dall’Associazione, che ha contributo alla crescita di una migliore coscienza civica, meritando di essere segnalata alla pubblica considerazione per l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata e al racket delle estorsioni, costituendo un pregevole esempio per tutti.
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Nella stessa seduta il Sindaco Vincenzo Strazzullo ha consegnatoa al dottor Gaetano Daniele e al dottor Gaetano Grasso le chiavi della Città e la pergamena, simboli della Cittadinanza Onoraria. Con un impegno diretto, hanno supportato l’attività dell'Associazione Antiracket "Ercolano per la legalità", delle Forze dell'Ordine e della Magistratura, contribuendo alla lotta alle estorsioni e a rafforzare la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni. Se oggi si parla di "Modello Ercolano" il merito va innanzitutto a loro.
"Il riscatto civile della città è già avvenuto e ora si può dire: venite ad investire a Ercolano", ha sottolineato Nino Daniele nel discorso con il quale ha ringraziato per la cittadinanza onoraria. "Sono orgoglioso di essere cittadino ercolanese anche sotto il profilo formale: già lo sentivo nel mio animo".
Per Tano Grasso "non bisogna abbassare la guardia perchè abbiamo compiuto solo un pezzo di strada. Il "Modello Ercolano", con operatori commerciali, forze dell'ordine, amministrazione comunale e società civile a braccetto nella lotta alla criminalità, deve essere difeso e promosso ovunque".
Il Sindaco Vincenzo Strazzullo ha posto l'accento "sull'opera di ricostruzione civile compiuta per offrire la speranza alle giovani generazioni di raccontare la storia di una città liberata dall'arroganza e dalla violenza".
Molti consiglieri comunali sono intervenuti. Per De Martino "questa è la nostra stella polare"; per Scognamiglio "è mutata l'immagine della città"; per Grimaldi "i nostri concittadini onorari continueranno la loro missione"; per Luigi Fiengo "la città sta scrivendo una bella pagina di cultura, legalità e sicurezza"; per Miranda "è stato invertito il modello culturale che prima dominava e che mitizzava il delinquente, ora visto nella sua vera natura", per Gennaro Fiengo "siamo a un incrocio tra la legalità e la cultura"; per Ascione "per andare avanti ora è importante realizzare al più presto la nuova caserma dei carabinieri"; per Tavani "la scuola di Ercolano ha contribuito e contribuisce a diffondere la cultura della legalità attraverso progetti specifici". Infine, il consigliere Formisano ha rinnovato l'appello, già formulato per iscritto dal Consiglio Comunale al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "per una legge speciale per Ercolano, che permetterebbe di sbloccare le assunzioni di vigili urbani".
Nella stessa giornata, presso l'auditorium del MAV, si è tenuta la presentazione del libro La camorra e l'antiracket scritto a sei mani da Nino Daniele, Tano Grasso e Antonio Di Florio ed edito da Felici Editore (Pisa). Hanno partecipato tra gli altri il Cardinale Crescenzio Sepe e il presidente della Corte di Appello di Napoli Antonio Buonajuto.
"Il riscatto civile della città è già avvenuto e ora si può dire: venite ad investire a Ercolano", ha sottolineato Nino Daniele nel discorso con il quale ha ringraziato per la cittadinanza onoraria. "Sono orgoglioso di essere cittadino ercolanese anche sotto il profilo formale: già lo sentivo nel mio animo".
Per Tano Grasso "non bisogna abbassare la guardia perchè abbiamo compiuto solo un pezzo di strada. Il "Modello Ercolano", con operatori commerciali, forze dell'ordine, amministrazione comunale e società civile a braccetto nella lotta alla criminalità, deve essere difeso e promosso ovunque".
Il Sindaco Vincenzo Strazzullo ha posto l'accento "sull'opera di ricostruzione civile compiuta per offrire la speranza alle giovani generazioni di raccontare la storia di una città liberata dall'arroganza e dalla violenza".
Molti consiglieri comunali sono intervenuti. Per De Martino "questa è la nostra stella polare"; per Scognamiglio "è mutata l'immagine della città"; per Grimaldi "i nostri concittadini onorari continueranno la loro missione"; per Luigi Fiengo "la città sta scrivendo una bella pagina di cultura, legalità e sicurezza"; per Miranda "è stato invertito il modello culturale che prima dominava e che mitizzava il delinquente, ora visto nella sua vera natura", per Gennaro Fiengo "siamo a un incrocio tra la legalità e la cultura"; per Ascione "per andare avanti ora è importante realizzare al più presto la nuova caserma dei carabinieri"; per Tavani "la scuola di Ercolano ha contribuito e contribuisce a diffondere la cultura della legalità attraverso progetti specifici". Infine, il consigliere Formisano ha rinnovato l'appello, già formulato per iscritto dal Consiglio Comunale al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "per una legge speciale per Ercolano, che permetterebbe di sbloccare le assunzioni di vigili urbani".
Nella stessa giornata, presso l'auditorium del MAV, si è tenuta la presentazione del libro La camorra e l'antiracket scritto a sei mani da Nino Daniele, Tano Grasso e Antonio Di Florio ed edito da Felici Editore (Pisa). Hanno partecipato tra gli altri il Cardinale Crescenzio Sepe e il presidente della Corte di Appello di Napoli Antonio Buonajuto.
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