"Il Vesuvio viene sottovalutato, il piano di evacuazione è totalmente fallito" intervista al Prof.Giuseppe Mastrolorenzo
San Giorgio a Cremano, 3 agosto 2012 - Parte da San Giorgio a Cremano la richiesta di aggiornamento del Piano generale di evacuazione per il rischio Vesuvio. Nel corso di una conferenza stampa tenuta a Palazzo di Città, il sindaco Mimmo Giorgiano ha annunciato l’invio di una lettera a tutti i primi cittadini della zona rossa “per lanciare una azione comune volta a richiedere la nuova redazione di un piano serio ed adeguato.”
“I piani particolareggiati dei Comuni sono utili – ha proseguito Giorgiano – ma c’è bisogno di un coordinamento tra gli stessi, altrimenti sarà il caos totale. Purtroppo di questo oggi non si parla più, quasi come se quello rappresentato dal Vesuvio sia un problema da prendere sotto gamba. Le nostre aree sono state lasciate sole dalla Protezione Civile nazionale, è necessario riprendere l’iniziativa affinché il Piano generale sia aggiornato il prima possibile.”
Alla conferenza stampa ha partecipato anche Giuseppe Mastrolorenzo, primo ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che ha rimarcato che “c’è una sottovalutazione del rischio. Cinque anni fa Bertolaso annunciò l’aggiornamento del Piano, che era completamente sbagliato: stiamo ancora aspettando. Il Piano di emergenza per il Vesuvio è fallito, è stato scelto male lo scenario perché non è detto che la prossima eruzione sarà come quella nel 1631 ed è assurdo che siano stati dati limiti comunali. Se si prevede la distruzione di Pompei a dodici chilometri dal Vesuvio, come è possibile che non sia inserita nella zona rossa Napoli che è a soli sette chilometri? Una eruzione può avvenire in qualsiasi momento ma il Piano attuale non garantisce la salvezza dei cittadini: credo sia più facile che i residenti possano salvarsi fuggendo a piedi, dandosi da soli un loro piano di evacuazione che utilizzando quello della Protezione Civile.”
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