Forte scossa (Magnitudo 5.0) All’1.05 di stanotte la terra ha tremato nella zona del massiccio del Pollino, al confine tra Basilicata e Calabria, tra le province diPotenza e Cosenza. Anzi è tornata a tremare, visto che negli ultimi mesi sono stati registrate oltre 2000 scosse. Questa volta, tuttavia, il terremoto è stato di un’intensità forte, tanto da esser stato avvertito anche a Napoli e Taranto. Tutto sommato lieve, però, il bilancio: un 84enne morto (d’infarto) a Scalea), nessun ferito, danni agli edifici, scuole chiuse nella zona dell’epicentro e l’ospedale diMormanno sgomberato. Danni anche alla cattedrale del centro nel Cosentino ed in numerose abitazioni del centro storico. A seguire, inoltre, sono state registrate altre 27 scosse di intensità inferiore.
Il sisma, tuttavia, ha provocato molto panico tra le persone. Quasi l’intera popolazione di Mormanno (Cosenza) e Rotonda (Potenza) ha passato la notte in strada. In quest’ultimo centro, inoltre, è stata segnalata una fuga di gas in una centrale elettrica, che è stata subito posta sotto controllo. A Mormanno, invece, ci sono stati crolli e danni all’ospedale, i cui 36 pazienti sono stati evacuati e trasportati in altre strutture sanitarie della zona. Allo stesso tempo, le autorità hanno deciso di tenere chiuse le scuole per due giorni. Oltre all’ospedale, danni anche alla cattedrale (vasta lesione nella volta e chiesa dichiarata inagibile) e ad una strada che collega il centro del Pollino aCampotenese. Paura e gente in strada anche a Cosenza. Per lo spavento provocato dal terremoto un uomo di 84 anni è morto per infarto a Scalea, località marittima del cosentino non lontana dall’epicentro. Subito dopo il sisma, l’anziano è stato colto da malore nella sua abitazione ed è deceduto nonostante i soccorsi prestatigli dai parenti. La scossa è stata chiaramente avvertita dalla popolazione anche sulla costa tirrenica dove, secondo quanto riferito dai Carabinieri, non ci sono stati danni. Una casa di riposo per anziani, invece, è stata sgomberata, alcuni crolli si sono verificati ad Altomonte, nel Cosentino, dove il sindaco ha disposto la chiusura delle scuole in attesa delle verifiche statiche sulle strutture. In particolare sono crollate due abitazioni già evacuate perché danneggiate dal sisma del maggio scorso. Crollati anche cornicioni nel centro storico. Danneggiati il centro sanitario e il campanile della chiesa di Santa Maria della Consolazione. Il Sindaco di Castrovillari , Domenico Lo Polito, ha disposto la chiusura delle scuole per poter effettuare le opportune verifiche sulle strutture. Nel corso della notte è stata aperta l’area del mercato ed il campo sportivo per accogliere le persone che hanno lasciato le proprie abitazioni. Le aree rimarranno aperte anche nei prossimi giorni.
Secondo i rilievi del Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), la scossa ha avuto magnitudo 5.3 ed epicentro 6 km a sudest di Mormanno e 14 a ovest di Castrovillari (Cosenza). Sempre secondo l’Usgs, l’ipocentro della scossa è stato a soli 3,8 km di profondità. Da oltre due anni l’area del Pollino, tra Basilicata e Calabria, è interessata da uno sciame sismico che ha registrato oltre 2.200 scosse. Quella dell’1.05 di oggi, di magnitudo 5, è stata la più forte; oltre 2.000 sono state di magnitudo minore di 2 gradi della scala Richter, quasi 200 di magnitudo tra 2 e 3, sei di magnitudo tra 3 e 4, una di magnitudo pari a 4.3. Nel biennio vi sono stati periodi di attività sismica frequente intervallati da periodi di relativa calma. In particolare, si è verificata un’intensa attività sismica ad aprile 2010 a ottobre 2010 e tra novembre 2011 a febbraio 2012. Dopo questo punto massimo di attività, la sismicità dell’area si è attestata su livelli piuttosto modesti, con pochi terremoti al giorno. Alla fine di maggio 2012 l’attività è ripresa a seguito del terremoto di magnitudo 4.3 avvenuto il 28 maggio 2012 alle ore 3.06. Da diversi mesi, del resto, gli abitanti della zona hanno deciso di dormire in auto o sistemazioni di fortuna, perché impauriti dalle numerose scosse di terremoto che si verificano quotidianamente e continuano a susseguirsi a ritmo intenso e senza sosta anche oggi. Nel municipio di Mormanno gli impiegati stanno lavorando per predisporre tutti gli interventi necessari per fronteggiare i danni provocati dal terremoto. Si registrano, tra l’altro, numerose rotture della condotta idrica, con ripercussioni in diverse zone del paese. L’esposizione di Mormanno alle scosse sismiche è provocato dal fatto che buona parte del centro abitato si trova su una faglia che determina una continua situazione di emergenza. Il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, in mattinata sarà a Mormanno per fare il punto della situazione e incontrerà l’unità di crisi che è stata costituita per seguire gli sviluppi della situazione.
Il sisma, tuttavia, ha provocato molto panico tra le persone. Quasi l’intera popolazione di Mormanno (Cosenza) e Rotonda (Potenza) ha passato la notte in strada. In quest’ultimo centro, inoltre, è stata segnalata una fuga di gas in una centrale elettrica, che è stata subito posta sotto controllo. A Mormanno, invece, ci sono stati crolli e danni all’ospedale, i cui 36 pazienti sono stati evacuati e trasportati in altre strutture sanitarie della zona. Allo stesso tempo, le autorità hanno deciso di tenere chiuse le scuole per due giorni. Oltre all’ospedale, danni anche alla cattedrale (vasta lesione nella volta e chiesa dichiarata inagibile) e ad una strada che collega il centro del Pollino aCampotenese. Paura e gente in strada anche a Cosenza. Per lo spavento provocato dal terremoto un uomo di 84 anni è morto per infarto a Scalea, località marittima del cosentino non lontana dall’epicentro. Subito dopo il sisma, l’anziano è stato colto da malore nella sua abitazione ed è deceduto nonostante i soccorsi prestatigli dai parenti. La scossa è stata chiaramente avvertita dalla popolazione anche sulla costa tirrenica dove, secondo quanto riferito dai Carabinieri, non ci sono stati danni. Una casa di riposo per anziani, invece, è stata sgomberata, alcuni crolli si sono verificati ad Altomonte, nel Cosentino, dove il sindaco ha disposto la chiusura delle scuole in attesa delle verifiche statiche sulle strutture. In particolare sono crollate due abitazioni già evacuate perché danneggiate dal sisma del maggio scorso. Crollati anche cornicioni nel centro storico. Danneggiati il centro sanitario e il campanile della chiesa di Santa Maria della Consolazione. Il Sindaco di Castrovillari , Domenico Lo Polito, ha disposto la chiusura delle scuole per poter effettuare le opportune verifiche sulle strutture. Nel corso della notte è stata aperta l’area del mercato ed il campo sportivo per accogliere le persone che hanno lasciato le proprie abitazioni. Le aree rimarranno aperte anche nei prossimi giorni.
Secondo i rilievi del Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), la scossa ha avuto magnitudo 5.3 ed epicentro 6 km a sudest di Mormanno e 14 a ovest di Castrovillari (Cosenza). Sempre secondo l’Usgs, l’ipocentro della scossa è stato a soli 3,8 km di profondità. Da oltre due anni l’area del Pollino, tra Basilicata e Calabria, è interessata da uno sciame sismico che ha registrato oltre 2.200 scosse. Quella dell’1.05 di oggi, di magnitudo 5, è stata la più forte; oltre 2.000 sono state di magnitudo minore di 2 gradi della scala Richter, quasi 200 di magnitudo tra 2 e 3, sei di magnitudo tra 3 e 4, una di magnitudo pari a 4.3. Nel biennio vi sono stati periodi di attività sismica frequente intervallati da periodi di relativa calma. In particolare, si è verificata un’intensa attività sismica ad aprile 2010 a ottobre 2010 e tra novembre 2011 a febbraio 2012. Dopo questo punto massimo di attività, la sismicità dell’area si è attestata su livelli piuttosto modesti, con pochi terremoti al giorno. Alla fine di maggio 2012 l’attività è ripresa a seguito del terremoto di magnitudo 4.3 avvenuto il 28 maggio 2012 alle ore 3.06. Da diversi mesi, del resto, gli abitanti della zona hanno deciso di dormire in auto o sistemazioni di fortuna, perché impauriti dalle numerose scosse di terremoto che si verificano quotidianamente e continuano a susseguirsi a ritmo intenso e senza sosta anche oggi. Nel municipio di Mormanno gli impiegati stanno lavorando per predisporre tutti gli interventi necessari per fronteggiare i danni provocati dal terremoto. Si registrano, tra l’altro, numerose rotture della condotta idrica, con ripercussioni in diverse zone del paese. L’esposizione di Mormanno alle scosse sismiche è provocato dal fatto che buona parte del centro abitato si trova su una faglia che determina una continua situazione di emergenza. Il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, in mattinata sarà a Mormanno per fare il punto della situazione e incontrerà l’unità di crisi che è stata costituita per seguire gli sviluppi della situazione.
Fonte: (Il fatto quotidiano)
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