Trai due litiganti... una lingua muore!

Jalpa de Mendez, Tabasco (sud-est del Messico). Manuel Segovia e Isidro Velazquez, rispettivamente 69 e 75 anni, sono vicini di casa, ma per un litigio avvenuto diverso tempo fa, non si rivolgono più la parola. Problemi loro, penserete, in realtà questo vecchio diverbio ha reso anticipatamente “morta” una lingua. Manuel e Isidro, infatti, appartengono agli “Zoque”, un'etnia le cui radici affondano nel periodo antecedente la nascita di Cristo e sono gli unici due abitanti al mondo a conoscere e a parlare l'Ayapaneco, una lingua messicana di origini antichissime: Il mancato ripristino della loro comunicazione, dunque, causerebbe l'estinzione di questo idioma.
L'Ayapaneco è una delle 364 varianti linguistiche parlate in Messico e deriva dalla famiglia del Mixe-Zoquean. Già a metà del secolo scorso questo dialetto è caduto in disuso a causa di alcuni fattori come l'introduzione della scuola dell'obbligo in spagnolo e la migrazione di molti madrelingua in paesi e città dove esso non è parlato.
Non tutto, però, è perduto: l'Istituto nazionale delle lingue indigene ha intenzione di convincere i due litiganti a partecipare ad un progetto di insegnamento dell'Ayapaneco ai giovani della loro comunità. Inoltre, Daniel Suslak, un antropologo linguista presso l'Università dell'Indiana, sta cercando di completare il primo dizionario della lingua e due giovani cineasti messicani hanno intenzione di realizzare un documentario dal titolo "Lengua Muerta" (“Lingua morta”) i cui protagonisti sono proprio Manuel e Isidro. Il regista del film, Denisse Quintero spera di creare una memoria audiovisiva per le generazioni future e, al tempo stesso, per aumentare la consapevolezza nell'attuale generazione della necessità di conservare le restanti lingue indigene e le culture che esse rappresentano.

Paola F. G. Petillo

Commenti