Forte, ambiziosa e determinata. Una figura di grande spessore, vera e propria antesignana della donna in carriera di tempi moderni. Filo conduttore della sua vita: la smodata passione per la scrittura, che l'ha resa la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, "Il Mattino" di Napoli.
7 Marzo 1856: a Patrasso, una delle città più importanti della Grecia, nasce Matilde Serao. Figlia d'arte e contemporaneamente "self made woman", da piccola rimane affascinata dall'ambiente della redazione giornalistica napoletana in cui lavora suo padre, un ex avvocato reinventatosi come cronista.
Malgrado l'analfabetismo che la condanna per gran parte della propria infanzia a non avere un titolo di studio, grazie alla propria voglia di riscatto si presenta come semplice uditrice alla Scuola Normale "Eleonora Pimentel Fonseca" a Napoli e in pochissimo tempo ottiene il diploma di maestra. Per poter aiutare la famiglia, che naviga in cattive acque, accetta un impiego come ausiliaria ai Telegrafi di Stato ma non abbandona mai la sua passione per la scrittura e per il giornalismo: scrive incessantemente, senza sosta ed inizia anche a collaborare con il "Giornale di Napoli" e il "Corriere del Mattino" ma non si accontenta. La sua massima aspirazione è quella di conquistare Roma e fa di tutto per riuscire nell'impresa. Giunta nella capitale, adotta lo pseudonimo "Ciquita" e sperimenta ogni genere di scrittura, dalla cronaca rosa alla critica letteraria; inoltre, prende a frequentare i salotti mondani, ma la sua voglia di indipendenza non viene accettata di buon grado dalla Roma bene.
Matilde ha sempre fatto parlare di sè, per il suo carattere, fiero e volitivo, per il suo aspetto tozzo e dimesso e per i suoi modi popolani. Anche la sua relazione con Edoardo Scarfoglio, poeta, giornalista e scrittore, desta i pettegolezzi degli altolocati, ma le malelingue non scalfiscono questo legame. I due si uniscono in matrimonio nel 1885 e anche dopo le sue gravidanze, ben quattro, la Serao non abbandona mai la scrittura. Celeberrimo "Il ventre di Napoli", opera dapprima concepita come una serie di articoli giornalistici e poi trasformata in romanzo suddiviso in tre periodi, che fornisce un affresco della città al tempo in cui visse la scrittrice, delle sue vie, dei suoi abitanti, mostrandoci i pregi e i difetti di una città brulicante e viva.
Nel 1887 la coppia si trasferisce a Napoli e nel 1892 fonda "Il Mattino". Qualche anno più tardi il matrimonio e il sodalizio lavorativo con Scarfoglio si sgretolano, e abbandona la direzione del "Mattino" a causa di presunti episodi di corruzione. La sua passione, però, non si ferma nemmeno dinanzi a molteplici difficoltà e, così, continua a scrivere letteralmente fino alla morte, avvenuta a Napoli nel 1927 mentre è intenta a svolgere la sua attività preferita.
Paola F. G. Petillo
7 Marzo 1856: a Patrasso, una delle città più importanti della Grecia, nasce Matilde Serao. Figlia d'arte e contemporaneamente "self made woman", da piccola rimane affascinata dall'ambiente della redazione giornalistica napoletana in cui lavora suo padre, un ex avvocato reinventatosi come cronista.
Malgrado l'analfabetismo che la condanna per gran parte della propria infanzia a non avere un titolo di studio, grazie alla propria voglia di riscatto si presenta come semplice uditrice alla Scuola Normale "Eleonora Pimentel Fonseca" a Napoli e in pochissimo tempo ottiene il diploma di maestra. Per poter aiutare la famiglia, che naviga in cattive acque, accetta un impiego come ausiliaria ai Telegrafi di Stato ma non abbandona mai la sua passione per la scrittura e per il giornalismo: scrive incessantemente, senza sosta ed inizia anche a collaborare con il "Giornale di Napoli" e il "Corriere del Mattino" ma non si accontenta. La sua massima aspirazione è quella di conquistare Roma e fa di tutto per riuscire nell'impresa. Giunta nella capitale, adotta lo pseudonimo "Ciquita" e sperimenta ogni genere di scrittura, dalla cronaca rosa alla critica letteraria; inoltre, prende a frequentare i salotti mondani, ma la sua voglia di indipendenza non viene accettata di buon grado dalla Roma bene.
Matilde ha sempre fatto parlare di sè, per il suo carattere, fiero e volitivo, per il suo aspetto tozzo e dimesso e per i suoi modi popolani. Anche la sua relazione con Edoardo Scarfoglio, poeta, giornalista e scrittore, desta i pettegolezzi degli altolocati, ma le malelingue non scalfiscono questo legame. I due si uniscono in matrimonio nel 1885 e anche dopo le sue gravidanze, ben quattro, la Serao non abbandona mai la scrittura. Celeberrimo "Il ventre di Napoli", opera dapprima concepita come una serie di articoli giornalistici e poi trasformata in romanzo suddiviso in tre periodi, che fornisce un affresco della città al tempo in cui visse la scrittrice, delle sue vie, dei suoi abitanti, mostrandoci i pregi e i difetti di una città brulicante e viva.
Nel 1887 la coppia si trasferisce a Napoli e nel 1892 fonda "Il Mattino". Qualche anno più tardi il matrimonio e il sodalizio lavorativo con Scarfoglio si sgretolano, e abbandona la direzione del "Mattino" a causa di presunti episodi di corruzione. La sua passione, però, non si ferma nemmeno dinanzi a molteplici difficoltà e, così, continua a scrivere letteralmente fino alla morte, avvenuta a Napoli nel 1927 mentre è intenta a svolgere la sua attività preferita.
Paola F. G. Petillo
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