La Commissione europea, su indicazione dell'Agenzia europea del farmaco, ha stabilito che a partire dal 1 settembre prossimo i bugiardini di alcuni medicinali saranno provvisti di un triangolo nero rovesciato, seguito dall'invito a segnalare gli effetti collaterali prodotti dal medicinale.
Tutti i farmaci approvati a partire dal 2011 contenenti principi attivi nuovi, saranno provvisti di questo triangolino nero (sarà presente anche su farmaci ospedalieri che non si vendono in farmacia). A questi, si aggiungono alcuni prodotti specialistici di fascia H, non vendibili nelle comuni farmacie e usati per lo più negli ospedali.
Il professore Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, ha precisato che la decisione presa dalla Commissione Europea fa seguito ad una discussione che si svolge da vari anni in Europa, e non significa certamente che i farmaci contrassegnati da triangolo siano pericolosi, ma è un invito ai pazienti a fare attenzione se ci siano disturbi imprevisti ed a parlarne immediatamente con il proprio medico.
Garattini ha inoltre aggiunto: “Se da un lato il miglioramento della sorveglianza post marketing non può che portare vantaggi, dall’altro la presenza del simbolo non deve essere una scusa per commercializzare medicinali che non sono stati sufficientemente testati, con l’idea che la farmacovigilanza colmerà le eventuali lacune. Né deve spingere le industrie farmaceutiche ad abbassare la qualità e la quantità dei loro studi”.
Tutti i farmaci approvati a partire dal 2011 contenenti principi attivi nuovi, saranno provvisti di questo triangolino nero (sarà presente anche su farmaci ospedalieri che non si vendono in farmacia). A questi, si aggiungono alcuni prodotti specialistici di fascia H, non vendibili nelle comuni farmacie e usati per lo più negli ospedali.
Il professore Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, ha precisato che la decisione presa dalla Commissione Europea fa seguito ad una discussione che si svolge da vari anni in Europa, e non significa certamente che i farmaci contrassegnati da triangolo siano pericolosi, ma è un invito ai pazienti a fare attenzione se ci siano disturbi imprevisti ed a parlarne immediatamente con il proprio medico.
Garattini ha inoltre aggiunto: “Se da un lato il miglioramento della sorveglianza post marketing non può che portare vantaggi, dall’altro la presenza del simbolo non deve essere una scusa per commercializzare medicinali che non sono stati sufficientemente testati, con l’idea che la farmacovigilanza colmerà le eventuali lacune. Né deve spingere le industrie farmaceutiche ad abbassare la qualità e la quantità dei loro studi”.
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