Arrivò così a Napoli Walter Mazzarri, il 6 Ottobre 2009 con quell'aria pensierosa e leggermente accigliata, che l'ha contraddistinto in tutta la sua esperienza napoletana.
In queste 4 stagioni è cambiato, è cresciuto, così come è cambiato e cresciuto il Napoli.
Partite memorabili: Di lui ricorderemo sicuramente le grandi cavalcate, le soddisfazioni prese contro le grandi squadre, le partite recuperate all'ultimo secondo. Tra il 2009 e il 2011 sono state disputate, senza dubbio, le partite di campionato più
emozionanti, Impossibile dimenticare la vittoria 3-2 a Torino contro la Juve, la vittoria per 2-0 a Roma, quella 3-0 a Milano con l'Inter. Mentre in casa indimenticabili le vittorie contro la Lazio (4-3 in volata Champion's) e il secco 3-0 contro la Juventus (tripletta di Cavani).
Le tante occasioni perse: Quello che poteva essere e non è stato, non so se solo io ho avuto la sensazione che questo Napoli poteva davvero scrivere la storia. Quando l'impresa ormai pareva fatta, puntualmente la squadra di Mazzarri non riusciva a fare quell'ultimo scatto che avrebbe permesso la volata finale. La sconfitta più amara e bruciante è sicuramente a Londra, quel beffardo 4-1 contro il Chelsea. Dopo il gol di Inler e dopo la una grandissima partita a Napoli finita 3-1, in pochi credevano davvero di uscire fuori quella sera... In Campionato la rabbia invece viene nella consapevolezza di aver perso tante volte il treno scudetto a causa delle piccole. Chissà cosa sarebbe successo se avessimo evitato le sconfitte contro Chievo, Bologna o pareggiando con Siena, Torino, Novara, Cesena.
In Europa: Nonostante la bruciante sconfitta di Londra, il Napoli in Champion's League è stato esaltante, le vittorie contro City e Villareal, il pareggio contro il Bayern e la stessa vittoria in casa contro il Chelsea sono state fantastiche. Diversamente in Europa League, gli azzurri non sono mai stati convincenti, nemmeno quando superammo il turno all'ultimo secondo contro lo Steaua Bucarest. Peccato perché una bella finale di Europa League non l'avrei affatto snobbata!
In conclusione:
Meriti: Ha caricato e motivato la squadra, che nelle grandi partita ha toppato pochissime volte. Le sue ripartenze hanno contraddistinto questo suo Napoli che ha più volte messo in difficoltà le big d'Italia e d'Europa. Ha tirato il meglio da alcuni giocatori, che oggettivamente non sono dei campioni.
Pecche: A volte troppo limitato lo schema di gioco, troppo pochi i giocatori coinvolti nelle sue formazioni (sempre 13-15) lasciando alla deriva coloro i quali non vedeva attinenti per il suo gioco, anche quando i "titolarissimi" erano davvero scarichi. Deludente la gestione delle giovani promesse e dell' Europa League.
Insomma Mazzarri va via con grandi numeri, con record storici e con una grande consapevolezza: Sarà difficile fare meglio di lui.
Solo il tempo ci dirà se l'allenatore toscano ha esaltato alcuni giocatori, tirando da loro il meglio che c'era e raggiungendo traguardi importanti con una rosa limitata, oppure se il progetto Napoli è davvero in continua crescita e porterà al San Paolo nuove soddisfazioni e grandi risultati anche con altri allenatori.
In queste 4 stagioni è cambiato, è cresciuto, così come è cambiato e cresciuto il Napoli.
Partite memorabili: Di lui ricorderemo sicuramente le grandi cavalcate, le soddisfazioni prese contro le grandi squadre, le partite recuperate all'ultimo secondo. Tra il 2009 e il 2011 sono state disputate, senza dubbio, le partite di campionato più
emozionanti, Impossibile dimenticare la vittoria 3-2 a Torino contro la Juve, la vittoria per 2-0 a Roma, quella 3-0 a Milano con l'Inter. Mentre in casa indimenticabili le vittorie contro la Lazio (4-3 in volata Champion's) e il secco 3-0 contro la Juventus (tripletta di Cavani).
Le tante occasioni perse: Quello che poteva essere e non è stato, non so se solo io ho avuto la sensazione che questo Napoli poteva davvero scrivere la storia. Quando l'impresa ormai pareva fatta, puntualmente la squadra di Mazzarri non riusciva a fare quell'ultimo scatto che avrebbe permesso la volata finale. La sconfitta più amara e bruciante è sicuramente a Londra, quel beffardo 4-1 contro il Chelsea. Dopo il gol di Inler e dopo la una grandissima partita a Napoli finita 3-1, in pochi credevano davvero di uscire fuori quella sera... In Campionato la rabbia invece viene nella consapevolezza di aver perso tante volte il treno scudetto a causa delle piccole. Chissà cosa sarebbe successo se avessimo evitato le sconfitte contro Chievo, Bologna o pareggiando con Siena, Torino, Novara, Cesena.
In Europa: Nonostante la bruciante sconfitta di Londra, il Napoli in Champion's League è stato esaltante, le vittorie contro City e Villareal, il pareggio contro il Bayern e la stessa vittoria in casa contro il Chelsea sono state fantastiche. Diversamente in Europa League, gli azzurri non sono mai stati convincenti, nemmeno quando superammo il turno all'ultimo secondo contro lo Steaua Bucarest. Peccato perché una bella finale di Europa League non l'avrei affatto snobbata!
In conclusione:
Meriti: Ha caricato e motivato la squadra, che nelle grandi partita ha toppato pochissime volte. Le sue ripartenze hanno contraddistinto questo suo Napoli che ha più volte messo in difficoltà le big d'Italia e d'Europa. Ha tirato il meglio da alcuni giocatori, che oggettivamente non sono dei campioni.
Pecche: A volte troppo limitato lo schema di gioco, troppo pochi i giocatori coinvolti nelle sue formazioni (sempre 13-15) lasciando alla deriva coloro i quali non vedeva attinenti per il suo gioco, anche quando i "titolarissimi" erano davvero scarichi. Deludente la gestione delle giovani promesse e dell' Europa League.
Insomma Mazzarri va via con grandi numeri, con record storici e con una grande consapevolezza: Sarà difficile fare meglio di lui.
Solo il tempo ci dirà se l'allenatore toscano ha esaltato alcuni giocatori, tirando da loro il meglio che c'era e raggiungendo traguardi importanti con una rosa limitata, oppure se il progetto Napoli è davvero in continua crescita e porterà al San Paolo nuove soddisfazioni e grandi risultati anche con altri allenatori.
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