Docenti in lutto contro #labuonascuola: gli insegnanti vogliono lanciare un chiaro messaggio alle istituzioni, e questa mattina sono arrivate così vestite a scuola per protestare contro la riforma della scuola arrivata in Parlamento.
Dalla Campania al Lazio, tanti insegnanti sono arrivati a scuola vestiti di nero, con annesso un fiocco azzurrino. Le immagini della protesta corrono sui social, ed in particolare nei gruppi di insegnanti, che in questi giorni fervono di discussioni e proteste contro il ddl. A finire sotto la lente d’ingrandimento sono, in maggioranza, i poteri dei presidi e il sistema della chiamata diretta.
La manifestazione simbolica di oggi si aggiunge allo sciopero delle attività aggiuntive, partito il 9 aprile, che durerà fino al 18. Intanto, il ddl è arrivato proprio questa mattina in Parlamento per cominciare il suo iter. “Entro giugno la riforma della scuola sarà legge” – ha commentato il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Ma le discussioni, e le proteste, non si placano. “La buona scuola siamo noi” – si legge sulle lavagne e sui cartelli degli insegnanti. Gli emendamenti, intanto, cominciano ad arrivare.
Fonte ( www.corriereuniv.it)
Dalla Campania al Lazio, tanti insegnanti sono arrivati a scuola vestiti di nero, con annesso un fiocco azzurrino. Le immagini della protesta corrono sui social, ed in particolare nei gruppi di insegnanti, che in questi giorni fervono di discussioni e proteste contro il ddl. A finire sotto la lente d’ingrandimento sono, in maggioranza, i poteri dei presidi e il sistema della chiamata diretta.
La manifestazione simbolica di oggi si aggiunge allo sciopero delle attività aggiuntive, partito il 9 aprile, che durerà fino al 18. Intanto, il ddl è arrivato proprio questa mattina in Parlamento per cominciare il suo iter. “Entro giugno la riforma della scuola sarà legge” – ha commentato il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Ma le discussioni, e le proteste, non si placano. “La buona scuola siamo noi” – si legge sulle lavagne e sui cartelli degli insegnanti. Gli emendamenti, intanto, cominciano ad arrivare.
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