Tartarughe, pesci rossi, salamandre e persino geki, tutti rigorosamente vivi e rinchiusi in un mini-habitat di plastica, diventano un portachiavi per imbecilli umani. Pareva essere una notizia finta, tanta l'assurdità del caso, ed invece sembra purtroppo verissima ed in voga già dal 2008 in Cina (testimonianze affermano di averla vista per la prima volta in occasione delle olimpiadi di Pechino). Da allora sono ancora vendutissimi, acquistati come portafortuna o accessori di tendenza nonostante le forti proteste delle associazioni animaliste. Le tartarughe vive usate come portachiavi e gli altri esserini vengono murati in una bustina di plastica sigillata, contenente un liquido colorato che, a detta dei venditori, sarebbe carico di nutrienti per mantenere in vita l’animale, potrebbe trattarsi solo di coloranti tossici usati per “abbellire” i gadget in commercio. Animali condannati dalla nascita ad una lenta agonia: l’animaletto muore per mancanza di ossigeno o di cibo. I portachiavi vengono venduti in modo legale agli ingressi delle stazioni metropolitane, lungo i marciapiedi o nelle bancarelle sulle strade.
Secondo Mary Peng, coofondatore dell’ International Center for Veterinary Services, pesci e tartarughe non resisterebbero a lungo all’interno dei sacchetti, a causa principalmente della carenza di ossigeno che sarebbe la prima causa della morte. Una barbaria che purtroppo è legale in Cina, associazioni ambientaliste e cittadini comuni sfidano gli ambulanti in ogni modo, ma ancora nessuno è riuscito a fermare tale barbaria. State attenti però alle petizioni online che chiedono la password di Facebook o di altro (mail, twitter,ecc.) quelle sono finte ed un tentativo da parte di qualche altro delinquente di impossessarsi dei vostri dati.
Commenti
Posta un commento