60 anni di Massimo Troisi! Vita, citazioni e curiosità di un genio della comicità

"'A disoccupazione pure è un grave problema a Napoli, che pure stanno cercando di risolvere... di venirci incontro... stanno cercando di risolverlo con gli investimenti... no, soltanto ca poi, la volontà ce l'hanno misa... però hanno visto ca nu camion, eh... quante disoccupate ponno investi'? [...] cioè, effettivamente, se in questo campo ci vogliono aiutare, vogliono venirci incontro... na politica seria, e ccose... hann' 'a fa' 'e camiòn cchiù gruosse. (da Napoli, in La smorfia, 1997)"


Massimo Troisi nasce a San Giorgio a Cremano il 19 febbraio 1953 da Alfredo Troisi, macchinista ferroviario, e da Elena Andinolfi, casalinga. Crebbe in una famiglia molto numerosa; abitò infatti nella stessa casa con i genitori, cinque fratelli, due nonni, gli zii e i loro cinque figli. Il comico spesso citava ed  ironizzava sull'argomento: "Io sono cresciuto in una famiglia con 17 persone, è per questo che se mi ritrovo in un posto con meno di 15 persone mi sale un attacco di malinconia!". Troisi si diplomò geometra all'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Eugenio Pantaleo" di Torre del Greco. Contemporaneamente scrisse anche alcune poesie in dialetto ispirate a Pasolini, il suo autore preferito. Nel 1972 a Troisi venne diagnosticata un'anomalia cardiaca che lo obbligò, nel 1976, a recarsi negli Stati Uniti per un intervento alla valvola mitralica; alle spese del viaggio contribuì una colletta organizzata, tra gli altri, dal quotidiano di Napoli Il Mattino. L'operazione venne eseguita a Houston dal professor Michael E. DeBakey ed ebbe buon esito, tanto è vero che Troisi riprese la sua carriera teatrale poco tempo dopo. Troisi non amava parlare della sua malattia, solo i familiari e gli amici intimi erano a conoscenza dei suoi problemi di salute.

Cominciò la sua carriera di attore, dal 1969, nel teatro parrocchiale della Chiesa di Sant'Anna insieme ad alcuni amici d'infanzia (tra cui Lello Arena). Successivamente il gruppo affitterà un garage in via San Giorgio Vecchio, 31 che verrà chiamato Centro Teatro Spazio, dove verranno rappresentati diversi spettacoli in stile pulcinellesco. Al gruppo si aggiungerà successivamente anche Vincenzo Purcaro, in arte Enzo Decaro. In seguito il gruppo cambierà definitivamente nome in La Smorfia, voluto proprio dallo stesso Troisi in quanto « è un riferimento, tipicamente napoletano, a un certo modo di risolvere i propri guai: giocando al Lotto, e sperando in un terno secco... la "smorfia", infatti, non è altro che l'interpretazione dei sogni e dei vari fatti quotidiani, da tradurre in numeri da giocare a lotto».
Dopo i primi successi a teatro, Troisi decide di esordire al cinema, il suo primo film  "Ricomincio da tre" pellicola nella quale debuttò sia come attore che come sceneggiatore e regista, fu subito un grande successo. Il film, acclamato dalla critica, permise a Troisi di ottenere due Nastri d'argento per il miglior regista esordiente e per il miglior soggetto e due David di Donatello per il miglior film e per il miglior attore. In seguito saranno ben 12 i film di Troisi in altrettanti anni. Quando fu paragonato a Totò e ad Eduardo de Filippo rispose: « No, a me sembra anche irriverente fare questo paragone. Ma non lo dico per modestia, perché non si fa il paragone con Totò o con Eduardo, questa è gente che è stata trenta-quaranta anni e quindi ci ha lasciato un patrimonio. »

Lista dei film di Troisi:
Ricomincio da tre, regia di Massimo Troisi (1981)
Morto Troisi, viva Troisi!, regia di Massimo Troisi (1982) - film TV
No grazie, il caffè mi rende nervoso, regia di Lodovico Gasparini (1982)
Scusate il ritardo, regia di Massimo Troisi (1983)
"FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?", regia di Renzo Arbore (1983)
Non ci resta che piangere, regia di Massimo Troisi e Roberto Benigni (1985)
Hotel Colonial, regia di Cinzia Torrini (1987)
Le vie del Signore sono finite, regia di Massimo Troisi (1987)
Splendor, regia di Ettore Scola (1989)
Che ora è?, regia di Ettore Scola (1989)
Il viaggio di Capitan Fracassa, regia di Ettore Scola (1990)
Pensavo fosse amore... invece era un calesse, regia di Massimo Troisi (1991)
Il postino, regia di Michael Radford (1994)

"MORTO TROISI, W TROISI!"  GUARDA IL CORTOMETRAGGIO DEL 1982 

SCRITTO DALLO STESSO COMICO NAPOLETANO

Proprio nel suo ultimo film, "Il Postino" girato a tutti i costi E nonostante la gran fatica per l'aggravarsi della sua malattia, Troisi riesce a consacrarsi come attore internazionale. Morirà per attacco cardiaco il 4 giugno 1994, ad Ostia mentre dormiva a casa della sorella Annamaria e in compagnia del suo più grande amico sin dall'infanzia, Alfredo Cozzolino, 12 ore dopo aver terminato le riprese de Il postino.
Due anni dopo la morte di Troisi, Il postino venne candidato a cinque Premi Oscar (tra cui Troisi come miglior attore, il quarto di sempre a ricevere una nomination per l'Oscar postumo), ma delle cinque nomination si concretizzò solo quella per la migliore colonna sonora

Hanno detto o scritto di lui:

« E' stata un'esperienza umana grandissima, perché lui stava male e ha voluto fare questo film a tutti costi: tutti gli dicevano "ma dai, fai il trapianto e poi lo farai", e lui diceva "No, questo film lo voglio fare con il mio cuore". [...] E poi questo film è il suo testamento morale. » (Renato Scarpa)

L'attore ricevette ottime critiche da moltissimi attori internazionali, tra i quali Sean Connery, che rivelò che gli «avrebbe fatto piacere girare un film con Troisi», e inoltre ottenne anche numerose recensioni favorevoli da giornali americani, come The Washington Times («Il Postino rappresenta quel trionfo internazionale che Troisi sperava di avere e che non ha fatto in tempo a godersi») e anche The New York Times («Troisi dà al suo personaggio una verità e una semplicità che significa tutto») -TRATTO DA WIKIPEDIA -
"Massimo è Pulcinella senza maschera. A parte che Pulcinella è stato, nel pieno del suo vigore, della sua vita centrale, censurato, e ha operato lo stesso senza maschera. Per me Troisi rappresenta il Pulcinella che porta. Poiché Pulcinella è stato internazionale, Pulcinella è stato francese, Pulcinella è stato inglese, Pulcinella ha superato il Volturno. Massimo ha fatto la stessa cosa, l'unico napoletano con la napoletanità che ha superato il Volturno, quindi per me rappresenta un'ultima possibilità che abbiamo avuto, da un punto di vista teatrale e cinematografico, di superare, di uscire dallo stereotipo della napoletanità, fine a se stessa" (Federico Salvatore)

Tributi e curiosità
  • Nel 1996, a due anni dalla sua morte, a San Giorgio a Cremano è stato istituito in sua memoria il Premio Massimo Troisi, mentre nel 2003 gli è stato dedicato un museo
  • Sono presenti almeno due tributi a Troisi nel film di Benigni La vita è bella. Uno è quello della scena del teatro dove Benigni cerca di far girare la maestra con la "telepatia" dicendo "voltati, voltati...", scena ripresa da Ricomincio da tre, film in cui Troisi in una delle scene iniziali, cerca di far avvicinare un vaso utilizzando la stessa tecnica. Il secondo tributo è la celebre scena in cui Benigni per incontrare la maestra percorre tutto il quartiere in corsa sfinendosi. Sempre in "Ricomincio da tre" Troisi per incontrare la signorina del manicomio, appena arrivato a Firenze, gira di corsa intorno al palazzo.
  • Nel 2008 Pino Daniele ha ricordato Troisi dedicandogli il suo cofanetto di successi Ricomincio da 30, uscito nei negozi il 16 maggio 2008. Sul retro del libretto allegato al lavoro discografico si possono leggere le seguenti parole dedicate all'attore scomparso: Caro Massimo questo progetto è dedicato a te. Nu Bacio! Pino.
  • Nel 2009 all'attore è stato dedicato il nome della ciclofficina popolare nel centro storico di Napoli.
  • Il 5 giugno 2012, Enzo Decaro ha condotto su Rai 1 in prima sera un programma dedicato a Massimo Troisi intitolato Un poeta per amico. Massimo Troisi.
  • La Pixar Animation Studios si è ispirata a Massimo Troisi per realizzare le movenze dei personaggi del corto La luna, diretto da Enrico Casarosa.
(fonti: Il Mattino, Wikipedia, Youtube, Massimotroisi.it)

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